Un gioco che mi ha sempre
divertito in treno, in coda alla posta, in attesa dal medico … è quello di
immaginarmi il mestiere delle persone a seconda della loro faccia. L’ho sempre
fatto anche guardando i bambini e
sentendoli parlare, prevedendo il loro futuro da salumieri, notai, rockstar…
Adesso che sono mamma il gioco è
un po’ cambiato, si è arricchito della componente caratteriale dei marmocchi in
questione e ha dato vita a nuove previsioni: da grande sarai un arrampicatore
sociale? Un leader? Un disonesto? Un buono?Uno squilibrato mentale? E così via
…
Ovviamente il “terreno di gioco” spazia
tra giardinetti, asilo, figli di amici e proprio questo weekend passato tra cene
e pranzi con amici mi ha fatto prevedere il futuro di mio figlio: sarà un
babbo, si! Di quelli che a scuola si fanno beccare subito alla prima parola
quando invece i compagni fanno casino da mezzora, che a calcio vengono espulsi
immediatamente per un fallo quando per ben 90 minuti sono stati massacrati
dagli avversari, che in macchina saranno visti dalla finestra da qualcuno che
scatterà una foto appena sfioreranno il paraurti di una macchina già sfasciata
e posteggiata proprio lì …
Mio figlio, neanche 2 anni e
mezzo di roba, ha passato il w.e. a farsi rimproverare da un’altra mamma per
aver tirato un pattone, messo un dito nell’occhio, spinto contro un muro e dato
più volte un martello giocattolo (in legno …)
sulla testa del suo amichetto. Mio figlio è MOLTO fisico, lo è
nell’abbraccio appena vede i suoi amici e lo è quando gli rompi le palle. Tu lo
stuzzichi? Gli rubi un gioco dalle mani? Lo prendi in giro? Lui ti benedice con
una manata, punto.

... Mi dispiace figlio mio, sei
condannato ad un futuro di stenti!
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